Come essere vincenti e credere nei propri progetti

Molto spesso, le persone non hanno la forza o il coraggio di portare a termine i progetti che si sono prefissate.

Può capitare di ricevere una proposta interessante, sia dal punto di vista personale che lavorativo, oppure di concepire un’idea che si ritiene brillante. Sovente, però, manca la determinazione o la convinzione della correttezza dell’idea, o della proposta; così, invece di agire, si lascia che le occasioni passino, e si resta inermi senza fare nulla.

A volte basterebbe ricordare il modo in cui ci si comportava quando non si era che dei bambini. Quando si è piccoli si fanno tanti sogni, spesso anche poco plausibili. Ciò non toglie che si sia fermamente convinti della possibilità di fare quello che si immagina. Così, basta mettersi una tovaglia sulle spalle per credersi un super eroe; o basta sedersi a cavallo di una vecchia scopa per sentirsi una maga in grado di fare magie. Insomma, il potere dell’immaginazione che si ha nell’età infantile, unito alla ferma convinzione di poter realizzare quanto si immagina, porta al successo. Quando si è piccoli, non si ha la conoscenza della possibilità di fallire. Se ci si arrampica su di un albero, non si pensa al fatto che si potrebbe cadere. Semplicemente, l’ipotesi non viene neppure presa in considerazione.

Poi però si cresce, e i primi insuccessi spingono a dubitare non solo di se stessi, ma anche di coloro che ci circondano. Non è la reale possibilità del fallimento che ci impedisce di dare seguito all’idea con l’azione, ma il solo fatto di sapere che tale eventualità esiste. Invece di provare, si preferisce non tentare affatto, per paura che ciò che ci si propone sia troppo difficile, troppo oneroso, o addirittura impossibile. A volte ci si trova anche un alibi, ovvero quello dell’attesa del momento giusto: ma il momento giusto non arriva mai, e l’occasione sfugge di mano.

Ciò di cui si dovrebbe prendere consapevolezza è che, così facendo, ci si rovina la vita con le proprie mani, e ci si precludono molte possibilità di crescita. In ultima analisi, ci si costringe ad una vita infelice, quando si vede che gli altri riescono a compiere le cose che noi avremo voluto, ma non ne abbiamo avuto il coraggio.

Ma non è tutto qui: l’aspetto più deleterio della mancata azione è che essa può privare l’ntera umanità di una reale possibilità di miglioramento. Forse, quello che noi avremmo potuto fare avrebbe portato qualcosa di positivo, ricchezza e crescita anche alla città in cui viviamo, o al nostro Paese e, in senso lato, alla comunità in cui viviamo. Quindi, la mancata azione personale non è una perdita solo per la propria individualità, ma lo è per tutto il contesto in cui si vive.

A volte, per poter avere successo nella vita, basterebbe solo ricordare la determinazione che si aveva quando si era bambini, in modo tale da ritrovare lo stesso coraggio di inseguire i propri sogni e quindi di riuscire a raggiungere gli obiettivi che ci stanno veramente a cuore.

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