Il Futuro determina il Presente

“Il Futuro determina il Presente”: questa la tesi di Yakir Aharonov, uno dei maggiori fisici teorici contemporanei.

Un certo numero di scienziati è stato attratto dall’idea che alcune delle caratteristiche più enigmatiche della Meccanica Quantistica (MQ) potrebbero essere manifestazioni della retro-causalità, a un livello sottostante quello della usuale descrizione quantica.

Uno dei primi fisici che ha seguito questa idea è Yakir Aharonov, docente all’università di Tel Aviv, che per questa sua ricerca ha ricevuto la “National Medal of Science”, dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama nel 2010.

Aharonov ha scoperto nuove proprietà dei quanti che fanno dipendere il loro comportamento, oltre che dal passato, anche dal futuro. Afferma: “La mia ricerca è finalizzata a comprendere perché la natura non ha un comportamento deterministico. Sono arrivato all’idea che quando si osservano due particelle quantiche nella stessa situazione, che ciononostante si comportano diversamente nel futuro, forse la natura ci sta dicendo che c’era una differenza tra di loro, ma che questa differenza non sta nel passato, bensì nel futuro.

Ho riscritto le equazioni quantistiche in modo che il futuro non sia determinato solo dalle informazioni che fluiscono dal passato al presente, ma anche da quelle che fluiscono dal futuro verso il presente. È come se ci fossero due condizioni per il presente, due funzioni che insieme formano una visione completa del presente. […]

Quando si colleziona un grande numero di particelle, si acquisiscono nuove informazioni che dimostrano che il futuro gioca un ruolo effettivo. Ho trovato un tipo completamente nuovo di proprietà in queste funzioni, che non sono mai state scoperte finora, e ho previsto un gran numero di fenomeni.”(1)

Aharonov inizia a spiegare la sua teoria in termini semplici. “In meccanica classica, le condizioni iniziali della posizione e della velocità di tutte le singole particelle, determinano completamente l’evoluzione temporale del sistema. In MQ, a causa del “principio di indeterminazione”, un vettore di stato iniziale, in genere, non determina completamente i risultati di una misura futura. Invece, aggiungendo un vettore di stato finale che si evolve a ritroso, si ottiene una descrizione più completa del sistema quantico nell’intervallo tra le due condizioni al contorno, ciò supporta la determinazione dei risultati della misura. […]

Quindi viene dedotta una regola di probabilità simmetrica, riguardante le misure effettuate sul sistema, che tiene conto anche dello stato finale del sistema oltre che del solito stato iniziale. Questo stato finale può provenire da una post-selezione, ossia effettuando una misura addizionale sul sistema e considerando solo i casi con i risultati desiderati.”(2)

La teoria quantistica di Aharonov è una particolare estensione del formalismo di Heisemberg. “Il formalismo del vettore a due stati della MQ (TSVF), è un approccio temporalmente simmetrico alla teoria quantistica standard, particolarmente utile nell’analisi di esperimenti effettuati su insiemi pre e post-selezionati. […]

Nella MQ standard un sistema al tempo t, viene descritto completamente dallo stato quantico |ψ>, definito dai risultati delle misure effettuate sul sistema nel passato (rispetto a t). […] Il concetto di uno stato quantico è temporalmente asimmetrico, esso viene definito dai risultati delle misure nel passato. Ma in MQ i risultati delle misure nel futuro sono solo parzialmente vincolati da quelli passati. Ciò solleva la questione: l’asimmetria di uno stato quantico deve riflettere l’asimmetria temporale della MQ, oppure può essere rimossa riformulando la MQ in un modo temporalmente simmetrico? […]

Il TSVF rimuove questa asimmetria. Un sistema al tempo t viene descritto completamente da un vettore a due stati <φ||ψ>, che consiste in uno stato quantico |ψ> definito dai risultati delle misure effettuate sul sistema nel passato, e da uno stato quantico che si evolve a ritroso <φ|definito dai risultati delle misure effettuate sul sistema dopo il tempo t.” (3)

Secondo Aharonov è importante comprendere la simmetria temporale della natura. “Noi conosciamo il passato ma non conosciamo il futuro. Questa asimmetria è anche connessa col concetto di misura. Questa è asimmetrica perché, per definizione, noi non conosciamo il valore della misura prima della misurazione stessa, ma lo conosciamo solo dopo. Allora come si può comprendere la simmetria temporale delle formule per la probabilità di una misura intermedia? […] Perché queste formule hanno a che fare con i risultati di quelle misure che sono libere dall’asimmetria temporale delle misurazioni. I risultati delle misure rappresentano il modo in cui il sistema influenza altri sistemi (i dispositivi di misura) e questi effetti, ovviamente, non esibiscono l’asimmetria temporale della nostra memoria.”(3)

Aharonov considera il TSVF molto seriamente in alternativa al collasso della funzione d’onda. “Anche nel presente, prima delle misure future, lo stato quantico che evolve all’indietro esiste realmente. Questo stato corrisponde ai particolari risultati di tutte le misure future.”(3)

Da ciò ne trae importanti conclusioni. “Considerando uno stato finale speciale per l’intero universo, si possono spiegare i risultati di specifiche misure. Infatti, sappiamo che questo stato finale costituisce un insieme di proprietà deterministiche che possono essere viste come variabili nascoste, a causa della loro inaccessibilità epistemica in tempi precedenti.” (4)

Questa teoria del vettore a due stati, tra l’altro, fornisce un quadro di riferimento per alcuni esperimenti di retro-psicocinesi. È stata fatta una serie di esperimenti in cui dei bit casuali non osservati, precedentemente registrati, venivano sottoposti a osservazione in seguito a istruzioni date al soggetto, del tipo ‘concentrati sull’uno’ oppure ‘concentrati sullo zero’. È importante considerare che queste istruzioni sono state generate dopo che i bit erano già stati registrati. I risultati di questi esperimenti sono stati coerenti e hanno avuto successo nel dimostrare che l’atto dell’osservazione influenza retroattivamente gli eventi quantistici.(5)

Se i fenomeni psi sono reali, allora è necessario riconsiderare se supportano la prospettiva dualistica riguardo la relazione tra mente e materia, oppure se riflettono più appropriatamente il carattere meta-causale dei fenomeni psi. Forse i dati parapsicologici richiedono una comprensione che trascende il materialismo tradizionale e alcune prospettive dualiste, in quanto entrambe assumono che gli effetti seguono dalle cause e che sono mediati da qualche forza o segnale classico. Secondo il TSVF, anche il futuro determina il presente, e questa influenza non è solo mentale ma addirittura materiale.

Articolo di Marco Viretti

Fonte: https://www.fisicaquantistica.it/fisica-quantistica/il-futuro-determina-il-presente

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