Dal momento che la realtà che sperimentiamo é una nostra creazione, non ha alcun senso sperare che accada qualcosa di ‘miracoloso’ che risolva i nostri problemi.
È forte la tentazione di cercare qualcuno o qualcosa che ci tolga da situazioni stagnanti e ci faccia stare bene: un medico che ci guarisca, un partner che ci faccia sentire amati e speciali, un lavoro che ci faccia sentire importanti, o meglio, indispensabili, un figlio che riempia i nostri vuoti e faccia quello di cui non siamo stati capaci, un guru che ci accolga nella sua famiglia spirituale e ci faccia sentire giusti, eccetera
So bene che é duro da accettare. Tutti preferiamo pensare di essere sfortunati o vittime di qualcosa fuori dal nostro controllo, perché questa posizione ci permette di evitare di sentirci in colpa per quello che facciamo o non facciamo e, ancora di più, ci permette di evitare di sentirci piccoli, sbagliati, insignificanti, diversi, incapaci, eccetera.
Ma, come ho sperimentato personalmente per tanti anni, la posizione della vittima è pericolosa perché ci fa sentire costantemente impotenti, senza via d’uscita.
Ci mantiene bloccati nelle azioni, nei pensieri e nelle aspirazioni. Ci fa sembrare che siano sempre gli altri a poter ottenere risultati straordinari perché, in qualche modo, privilegiati dalla fortuna o dalla vita.
Parlo con cognizione di causa. Adesso sono probabilmente considerata una che ha realizzato i suoi sogni. Ed é vero. Sto vivendo la Vita che desidero, per cui ho lavorato e mi sono impegnata da secoli.
Ma proprio per questo posso assicurarvi che tutte le sensazioni di inadeguatezza, tutte le paure di non farcela, di non meritarlo, tutti i sensi di colpa di avere troppo rispetto a chi invece ha meno, mi hanno accompagnata da sempre, e ci sono in parte ancora.
Proprio per questo sono sicura che ognuno di noi ha di fronte a sé, SEMPRE la possibilità di scegliere: possiamo fare quello che abbiamo sempre fatto oppure iniziare a battere nuovi percorsi.
L’esperienza mi ha insegnato che:
- il primo passo, assolutamente indispensabile per avere la vita che vogliamo, è assumersi al cento per cento la responsabilità della propria vita.
- Il secondo passo consiste nel osservarsi assiduamente, con la domanda costante nella testa: “come faccio io (con quali pensieri, sentimenti, parole e azioni) a continuare a creare e ricreare quello che sto vivendo?
- Il terzo passo riguarda la consapevolezza che la parte di me che sta creando non è cattiva, sporca o sbagliata, è solamente piccola. La parte non cresciuta di me, ferita, spaventata e insicura sta dirigendo la mia vita.
- Il quarto passo consiste nel prendere la decisione di trovare gli strumenti necessari per entrare in contatto con questa parte piccina e ferita e assumersi la responsabilità di cambiare il programma inconscio che si é ‘inciso’ nelle nostre cellule tra il concepimento e il primo anno di vita.
Questa é la posizione di partenza per entrare nel nuovo mondo, un mondo che in realtà esiste da sempre, ma é nuovo per chi non ne ha mai fatto esperienza.
Oggi la fisica quantistica ci sta mostrando in laboratorio quanto potente sia la mente umana con la sua capacità di creare attraverso l’ ATTENZIONE.
Quindi…
- I miracoli esistono ma non arrivano mai da forze esterne.
- Il vero miracolo è fiducia e la consapevolezza del Flusso Divino, e il conseguente abbandonarsi ad Esso.
- La nostra mente, allineata al cuore e al Se Superiore, può creare qualunque cosa.
– Silvia Pallini
Fonte: http://silviapallini.it/argomenti/il-contatto-con-altre-dimensioni/item/fisica-quantistica