È semplice capire che esistono Leggi universali che governano la Vita ed è evidente che conoscere e rispettare tali Leggi ha prodotto, e continua a produrre, buoni risultati per gli esseri umani.
È ovvio che a nessuno, per esempio, verrebbe in mente di sfidare la legge di gravità, nessuno pretenderebbe un’eccezione da parte della Legge adducendo motivazioni personali, seppur valide.
Ebbene c’è un altra Legge della Fisica che opera e che, fino ad ora, non era stata riconosciuta e capita. L’ignoranza di questa legge ha causato un mare di sofferenza all’umanità intera, è stato proprio il grande dolore che abbiamo sperimentato, e sperimentiamo ancora, che ci ha spinto collettivamente e individualmente, a continuare a cercare risposte soddisfacenti.
La Legge dice “tutto quello che entra a far parte della nostra esistenza l’abbiamo creato e attratto noi”.
Qualcuno obietterà dicendo che nessuno vuole un incidente o una malattia o la perdita di un buon lavoro, eppure queste cose continuano a succedere. Fino ad ora ci siamo rifugiati nella sfortuna e nel caso: determinati eventi capitano, non si sa il perché o non c’è un perché. Questa è una posizione da vittima, ma comoda, ci solleva dalla nostra responsabilità.
Oggi la Fisica dei Quanti ci mostra che l’atto di osservare crea materia, quindi la nostra capacità di aspettarci certi eventi determina la creazione di tali eventi.
Possiamo riassumere la Legge con queste semplici parole:
Noi non attraiamo quello che vogliamo ma quello che siamo.
Questa cosa potrebbe essere bellissima se noi fossimo in grado di Essere Amore e di aspettarci solo il meglio che la Vita vuole darci. Invece nel corso dei secoli abbiamo imparato ad aspettarci il peggio, a vivere di paure e, conseguentemente, a difenderci da tutti e da tutto, e dal momento che creiamo Realtà a partire dalla frequenza dei nostri sentimenti, da quello che crediamo e da ciò su cui mettiamo la nostra attenzione, abbiamo creato una realtà molto dolorosa.
Qual è lo scopo di tutto questo? Imparare per esperienza diretta ( che è l’unico modo di imparare) a creare consapevolmente il Massimo Bene. Infatti collettivamente e individualmente l’essere umano si è stancato di vivere come ha vissuto fino ad ora e, chi prima chi dopo, tutti quanti stiamo cercando di cambiare in meglio le nostre vite.
Stiamo cominciando a diventare consapevoli che il caso non esiste e che gli eventi esterni sono una proiezione della coscienza interiore.
Se quindi sperimentiamo dolore e sofferenza nella nostra realtà concreta, (relazioni disfunzionali, scarsità di beni, di affetti o di salute) sappiamo che continuare a incolpare gli altri o Dio non cambierà assolutamente niente. È quello che abbiamo sempre fatto e non ha funzionato, possiamo essere certi che non funzionerà mai.
In conclusione: se qualcosa non funziona nella nostra vita significa solo che ci sono delle ferite nel nostro cuore che ci fanno vibrare a una determinata frequenza e, a rigore di Legge e senza alcun giudizio divino, attireremo eventi, persone e situazioni in risonanza con quella frequenza.
Ci vuole poca fantasia per immaginare cosa possiamo attirare nelle nostre vite se la frequenza media dei nostri sentimenti è determinata da:
– Senso di colpa, rinuncia e sacrificio con conseguente rabbia, vergogna, senso di inadeguatezza, odio verso se stessi, impotenza e paura.
Chiaramente non abbiamo colpa per quello che sentiamo ma siamo responsabili dei risultati che otteniamo.
La bella notizia è che ognuno di noi ha il potere di cambiare la propria frequenza, questo richiede un lavoro di consapevolezza e ‘pulizia’ di ferite interiori.
Per me questo è stato un bellissimo percorso di evoluzione spirituale e mi ha permesso di vedere dimensioni di cui non sospettavo neppure l’esistenza.
Fonte: http://silviapallini.it/argomenti/la-memoria-delle-cellule/item/la-fisica-quantistica-legge-attrazione