La Legge Dello Specchio

La Legge Dello Specchio

Dall’alchimia psico-spirituale alla fisica quantistica, dalla neurofisiologia alla psicologia, dalla filosofia alla psicoterapia, una verità sembra ormai ampiamente dimostrata: il mondo esterno è un effetto, e non una causa, della nostra esperienza soggettiva.

Se la premessa è che ognuno di noi crea la propria realtà, la conseguenza è che lo stesso mondo esterno che noi vediamo è uno specchio, nel quale è riflessa sia la nostra Ombra che la nostra Luce. Imparare ad osservare gli eventi che viviamo, le emozioni che proviamo, gli occhi con cui guardiamo, è la sola strada per comprendere e modificare l’universo personale che abbiamo creato a nostra immagine e somiglianza.

Riappropriarsi della Responsabilità della propria Vita, per riprendersi il Potere di modificarla consapevolmente. E scoprirsi creatori, e non vittime, dell’esistenza, prima che sia l’esistenza stessa ad insegnarcelo in maniera traumatica o irreversibile, attraverso eventi, incidenti, malattie, che altro non sono che messaggi della nostra Anima. Il solo scopo della sofferenza è infatti permetterci di evolvere. L a nostra crescita, però, può avvenire anche in modo meno distruttivo: imparando a riconoscere la voce della nostra Anima e a trovare il coraggio di ascoltarla.

La legge dello specchio è l’essenza, la chiave di volta della Medicina Omeosinergetica. Lo specchio è lo strumento che ci fa capire che quello che è presente fuori di noi ci appartiene. La Vita, attraverso gli altri, ci comunica come siamo. Quando non si usa lo specchio, inevitabilmente si entra nell’analisi, nel giudizio che allontana, separa, frammenta.

La formula per applicare lo specchio si realizza proprio quando stiamo male. Senza lo specchio non si può arrivare alla consapevolezza; esso ci fa capire cosa portiamo dentro la nostra Anima, cosa ci appartiene, qual è il nostro carico tossico, perché grazie all’incontro con l’altra persona che ci fa star male noi siamo in grado di scaricare questa zavorra, e liberarci dal passato.

La Vita si costruisce in base alla legge del simile, alla legge dello specchio; senza il simile inizia il caso, con il caso inizia il caos (visione casuale della vita, con la perdita di vista del suo significato intrinseco). Attraverso lo specchio si evita di andare alla cieca; ciò che è all’esterno di noi è simile a noi, è la conseguenza di ciò che è dentro di noi. Con lo specchio si esce dall’irresponsabilità, infatti applicando tale legge si diventa responsabili, perché noi attiriamo quello che abbiamo dentro. Con la legge dello specchio si elimina il concetto della vittima e del carnefice, chi si lamenta è la persona che pensa che gli eventi avvengano a caso.

La legge dello specchio (e del simile) riguarda l’Anima ed è legata alla responsabilità, la legge dei contrari (degli opposti) riguarda la mente ed è legata all’irresponsabilità. Se disattendiamo la legge del simile, entriamo nel campo del dualismo, mentre con lo specchio rientriamo nell’Unità, dove tutto è collegato, tutto è Uno, termina la dualità, la polarità. Più vediamo nell’altro lo specchio, più permettiamo al Padre di manifestarsi in noi.

Per vivere la legge dello specchio ci sono 2 valori fondamentali, l’umiltà e la serietà.
Con l’umiltà ci abbassiamo a ciò che non ci piace, scendiamo al livello degli altri, nell’humus, nella terra, e comprendiamo che coloro che incontriamo ci fanno proprio capire come siamo. Con la serietà riconosciamo i nostri limiti e le nostre potenzialità. Spesso, anche a costo di diventare impopolare, è meglio dire: “No!”. Serietà è guardare in faccia la realtà, tornare all’essenziale, è essere onesti, comprendere che tutto ha un senso, che gli errori, gli sbagli non esistono, sono le vere soluzioni dei problemi nel momento in cui vengono consapevolizzati, che non si deve sopprimere la propria realtà per i bisogni degli altri o per aderire alle loro aspettative.


I livelli di consapevolezza, intesi come livelli di energia, sono 7

1) INCONSAPEVOLEZZA

2) SUPERFICIALITA’

3) CONOSCENZA DELLE MATERIA (E DELLE SUE LEGGI)

4) PAURA

5) TRASFORMAZIONE

6) CONOSCENZA DELL’ENERGIA (E DELLO SPIRITO)

7) AMORE TOTALE E INCONDIZIONATO (DONAZIONE COMPLETA).

1) Inconsapevolezza: è il livello più basso. La persona non sa quello che succede, non riesce a dare alcun senso a quello che vive.

2) Superficialità: la persona tenta di conoscere ciò che vive, ma lascia scorrere, non comprende le vere cause.

3) Conoscenza della materia (e delle sue leggi). (es. “gli opposti si attraggono”). La persona vive con i 5 sensi, completamente immersa nella materia. Ricordiamo che secondo Korsakov questo livello è solo 1/8 della conoscenza.

4) Paura (di ciò che succede, di ciò che viviamo). Questo è un livello cardine, tra i primi 3 e i successivi 3. Se la paura non viene riconosciuta per essere trasformata, si rientra nella materia, nella superficialità e nell’inconsapevolezza. La paura ci fa comprendere qual è il nostro livello di fiducia nella vita, per cui essa non va mai combattuta, ma accettata per poi poterla cambiare. Nei primi 3 livelli, non essendoci alcuna chiara definizione del perché avvengono gli eventi, ci si perde nella paura, si gioca ad usare gli altri, non si ha il coraggio di essere onesti. La paura è la mancanza di una visione spirituale della vita, la mancanza di fede.

5) Trasformazione (dell’ego in Io). L’Io assume una consapevolezza diversa, la vita ha un senso, si comprende perché capitano gli eventi della vita. E’ il 1° livello dell’evoluzione.

6) Conoscenza dell’Energia (e dello Spirito). In questo livello si comprende cos’è lo specchio, la legge di attrazione, la perfezione.

7) Amore totale e incondizionato (donazione completa). L’uomo diventa Dio. L’essere umano si dona all’altro con Amore, quello vero, che non deve chiedere nulla, non ha più paura e vive nella perfezione.

In noi c’è la memoria di tutti i livelli.

Ogni Anima si reincarna perché deve rivivere ciò che ha vissuto in altre vite nell’inconsapevolezza, nella superficialità, nella conoscenza della materia e nella paura.

Tutte le Anime si reincarnano perché vogliono arrivare al 7° livello. Il vero motivo dell’incarnazione è che ogni Anima vuole realizzare nella materia lo Spirito. Infatti nel livello dell’energia si può solo immaginare, mentre nella materia si può anche sperimentare, attirando le esperienze. Se durante tale sperimentazione subentrano le paure, si verifica un blocco; questo è il Karma, che rappresenta l’opportunità per sbloccare qualcosa che ci portiamo dal passato; è la ripetizione di qualcosa che ci viene offerto per risolvere definitivamente un problema che si è già verificato in passato. Quindi dobbiamo riappropriarci dell’energia primordiale insita nella materia, perché noi siamo proprio Spirito nella materia.

L’Anima scende solo perché vuole evolvere, ed avere un percorso. L’Anima attira le esperienze, ma siamo noi come Entità vibranti di Coscienza che scegliamo come vivere, che senso dare alle esperienze, che valore attribuire alla nostra vita.

Da dove parte la scelta tra 2 opzioni, quando l’Anima attira un’esperienza chiamata malattia, per cui è possibile curarsi sopprimendo i sintomi o attuando la consapevolezza? Tutto parte sempre dall’Anima. La prima percezione che scatta è il sentire cosa fare, e ciò appartiene all’Anima. Se facciamo ciò che sentiamo, stiamo seguendo la nostra Anima, se invece eseguiamo ciò che pensiamo andiamo contro il percorso Animico, perché ci facciamo condizionare dalla mente, che aggrava la malattia.

L’Anima intuisce, la mente sceglie, il corpo sperimenta. La mente è solo uno strumento operativo che sceglie o in base alla fede (cioè in seguito a ciò che sente l’Anima) o in base alla paura (che è sempre mentale). Il corpo sperimenta ciò che abbiamo intuito e ciò che abbiamo scelto.

Al 7° livello si può arrivare solo con lo specchio. Gesù aveva la fede (“Io e il Padre siamo una cosa sola”) e poi vedeva lo specchio ovunque (“Fate agli altri quello che vorreste fosse fatto a voi stessi”).

Anche al 6° livello si può avere paura (es. Gesù sulla croce: “Padre, perché mi hai abbandonato?”). Poi la fede, collegata con l’Amore, riesce a sciogliere la paura (“Sia fatta la tua volontà”).

Poiché pensare vuol dire creare, creare in termini omeosinergetici significa attirare a sé ciò che già esiste. Nella vita tutto esiste già, non c’è bisogno di crearlo, perché nell’Universo c’è già tutto, passato, presente e futuro. Vogliamo una cosa? L’attraiamo, perché già esiste.

Tutto quello che ci succede non avviene a caso, anzi è proprio il modo per conoscere il percorso della nostra Anima. Noi attiriamo proprio quello che è perfetto per noi, ciò che ci serve. Grazie a ciò che attraiamo comprendiamo il percorso dell’Anima, la sua missione, capiamo quello che abbiamo deciso di fare prima di nascere. Il passato irrisolto è il vero motivo per cui ci incarniamo. Nella misura in cui vogliamo sperimentare l’Unità, per sciogliere le zavorre del passato, abbiamo bisogno di vivere proprio la dualità, con la consapevolezza che tutto è un gioco.

Ogni terapeuta deve far comprendere all’altro il proprio potere originale; fondamentalmente noi non possiamo aiutare nessuno, altrimenti blocchiamo proprio il potere originale della persona, lo indeboliamo e non lo aiutiamo a comprendere il percorso che la sua Anima ha scelto. Ricordiamoci sempre che noi non possiamo guarire nulla, sono gli altri che guariscono da soli! Ognuno può guarire con la consapevolezza (escludendo il momento in cui si verificano situazioni di emergenza, che sono meno dell’1% dei casi di patologia), da solo, senza l’aiuto di nessuno. Ogni terapia è come una stampella, che ci serve per rialzarci dopo una caduta, poi però occorre muoversi con le proprie gambe. La vera realtà è non pretendere nulla da nessuno, quindi chi si ribella perché non ha lavoro e lo pretende dagli altri è completamente inconsapevole, dominato dalla mente.

Il vero terapeuta deve permettere alla persone di scegliere, farle attingere alle proprie risorse personali, che sono già dentro di loro.

La causa di tutte le sofferenze è pensare che esista l’imperfezione. La formula magica per star bene è fatta da due frasi:

1) IO SONO. E’ la frase più potente esistente nell’Universo.

2) TUTTO E’ PERFETTO!. In tal modo non può esistere la paura, e tutto arriva ad avere un senso.


Il mondo esterno si comporta come uno specchio

So bene che questo modo di considerare risulta inizialmente molto insolito, tuttavia l’abitudine a certe affermazioni non deve necessariamente essere considerata il criterio della loro esattezza. Il cosiddetto mondo esterno è in realtà uno specchio in cui ognuno vive se stesso in quanto dalla realtà generale vera, oggettiva, uguale per tutti, filtra solo quello per cui ha personalmente un’affinità.

Chi non è consapevole di questo fatto, finisce per commettere errori di comportamento.

Quando la mattina mi guardo allo specchio e in questo specchio vedo un viso che mi guarda in modo poco amichevole, posso strapazzare per bene questo viso per la sua poca cordialità. Il viso nello specchio non si lascia per questo impressionare, anzi invia altrettanti insulti. In questo modo è facile arrabbiarsi sempre di più finchè non si comincia a colpire il viso incriminato e lo specchio va in frantumi. Nessuno però si comporterà in questo modo con lo specchio del bagno, perche’ siamo ben consapevoli della sua funzione di specchio.

Tuttavia quasi tutti gli uomini si comportano nella vita quotidiana nel modo sopra descritto. Lottano contro i loro nemici nel mondo esterno, contro i vicini o i parenti indisponenti, contro le ingiustizie dei superiori, contro la società, e altro ancora.

Tutti in realtà combattono soltanto contro se stessi.

Per questo ovunque ci sono sempre e soltanto dei perdenti, mai dei vincitori, perchè contro chi si potrà mai vincere in una battaglia allo specchio? La legge di risonanza e dello specchio vale naturalmente sia in senso positivo che negativo. Se nelle nostre considerazioni citiamo quasi esclusivamente esempi negativi, è perchè è qui che si produce il dolore umano. Gli aspetti positivi della vita vengono facilmente accettati da tutti.

Se l’uomo si rende conto della funzione di specchio del mondo che lo circonda, si procura una insospettata fonte di informazione. Anche se nello specchio si può vedere sempre e soltanto se stessi, noi usiamo lo specchio perchè può mostrarci parti di noi stessi che senza il suo aiuto non potremmo mai scorgere. Allo stesso modo, l’osservazione del proprio mondo esterno e degli eventi coi quali si viene confrontati è uno dei metodi migliori per conoscere se stessi, perche’ tutto quello che nel mondo esterno disturba indica semplicemente che non si è conciliati in se stessi col principio analogo. Questo l’uomo se lo sente dire poco volentieri.

Tuttavia il fatto che uno si irrita per l’avarizia dell’altro, indica con certezza che avaro è anche lui. Altrimenti la cosa non potrebbe disturbarlo. Se è generoso, che gli importa dell’avarizia degli altri? Potrebbe prenderne semplicemente atto, senza irritarcisi e senza sentirsi disturbato. Alla semplice osservazione, le cose sono così come sono. L’ erba è verde: naturalmente potrebbe anche essere rossa, però è verde e questo fatto avrà un suo significato. Il verde dell’erba non disturba nessuno, perchè non suscita nell’uomo alcuna problematica. Il fatto che al mondo esista la guerra è una realtà come il verde del prato. La guerra però eccita gli animi; e così si comincia a lottare per la pace. Si lotta per tutto: per la pace, la giustizia, la salute, l’umanità. Sarebbe molto più semplice e concreto voler stabilire la pace per se stessa. Questa è una delle chiavi più potenti in mano a chi sa usarla.

Ognuno è in grado di modificare e configurare il mondo in base alle proprie idee, senza combattere e senza esercitare la forza. L’uomo deve solo modificare se stesso, ed ecco che tutto il mondo si modifica con lui. Se vedo allo specchio quel viso scortese, non ho che da sorriderne, e lui con certezza risponderà al sorriso!

Tutti vogliono sempre modificare il mondo, ma nessuno applica i mezzi capaci di farlo con successo. Chi modifica la propria affinità, riceve un programma nuovo, vede un mondo diverso. Ogni persona vive nel suo “mondo”. Di questi mondi ce n’è tanti quanti sono gli uomini. Tutti questi mondi sono solo parziali aspetti del mondo reale, che segue leggi ferree e non si fa influenzare dalle pretese umane di cambiamento. Il mondo esterno è la più fidata fonte di informazione sulla propria personale situazione, quella nella quale ci si trova.

Se l’uomo impara a chiedersi il senso di tutto ciò che gli capita, non solo imparerà a conoscere meglio se stesso e i propri problemi, ma scoprirà anche la possibilità di cambiamento. Ogni volta che gli capita qualcosa dovrebbe chiedersi subito: “Perchè questo succede proprio a me, proprio adesso?”

Finchè non ci si abitua a queste domande, sarà difficile darsi una risposta. Anche qui però è l’esercizio che fa il maestro, e presto si impara a individuare il senso degli eventi e a porli in rapporto con se stessi.

La psicopatologia conosce il fenomeno per cui specie gli schizofrenici tendono erroneamente a riferire a se stessi tutto ciò che accade al mondo. Questo polo negativo ha un suo polo positivo: tutto ciò che avviene ha un valore per chi lo vive.

Più consapevole diviene l’uomo, più impara a dare un ordine alle cose, a chiedersi quali informazioni esse possono fornire. Di importanza fondamentale è restare in armonia con tutto ciò che è. Se questo non riesce, se ne cerchi il motivo in se stessi.

L’ uomo è il microcosmo e di conseguenza un’immagine esatta del macrocosmo. Tutto ciò che percepisco all’esterno, lo ritrovo anche in me. Se dentro di me sono in armonia coi diversi aspetti della realtà, anche i loro rappresentanti del mondo esterno non possono turbarmi. Se avviene qualcosa che per me è sgradevole, devo considerarlo una sollecitazione e considerare dentro di me anche questo aspetto.

Tutte le persone cattive e gli eventi sgradevoli sono in realtà solo messaggeri, mezzi per rendere visibile l’invisibile. Chi capisce questo ed è disponibile ad assumersi personalmente la responsabilità del proprio destino, perde ogni paura del caso che lo minaccia. L’occupazione principale del nostro tempo è la prevenzione e l’assicurazione contro le eventualità del destino. I sistemi assicurativi hanno lo scopo di impedire o modificare gli attacchi del destino attraverso misure esterne. Dietro a tutte queste precauzioni si cela la paura.

Solo quando l’uomo è disponibile a porsi responsabilmente di fronte a se stesso e al proprio destino, perderà la paura.

Non si può essere uccisi per errore, diventar ricchi per errore. Entrambe le cose possono verificarsi solo quando si è maturi per esse e si possiede la corrispondente affinità.

Gli uomini tendono alla ricchezza e trascurano di maturare in vista di questa ricchezza. Chi ha interessi esoterici cerca in tutto il mondo il guru giusto e i sistemi migliori, e dimentica che è il guru stesso ad andare da chi è maturo.

Basta aver veramente bisogno di una cosa, e la si avrà.

Molti l’avranno già sperimentato spesso nelle piccole cose. A un certo punto della vita si viene improvvisamente confrontati con un tema la cui esistenza fino a quel momento non si era tenuta in alcuna considerazione. Per esempio si fa la conoscenza di uno specialista della “vita amorosa delle formiche”. Ci si stupisce che esistano persone che si interessano a un tema così particolare, poi da altre persone ci viene regalato “per caso” un libro proprio su questo tema. In una rivista ci capita di leggere un articolo sullo stesso argomento e si scopre anche che un conoscente, che si frequenta da anni, si occupa anche lui di questo tema, ma non ne aveva mai parlato prima.

Dietro a queste “catene di casi”, che i più avranno in qualche modo già sperimentato, non si nasconde altro che la legge di affinità, o di risonanza. In questo modo si ottiene con sicurezza quel libro, quella informazione, quel contatto di cui si ha bisogno, se veramente se ne ha bisogno e si è maturi per quell’incontro. Senza questa necessaria maturità tutte le nostre ricerche nel mondo esterno non serviranno a niente.

Chi modifica se stesso, modifica il mondo. In questo mondo non c’è niente da migliorare, molto invece c’è da migliorare in noi stessi.

Il saggio è in armonia con tutti i piani dell’essere e vive quindi nel migliore di tutti i mondi possibili. Egli vede la realtà e riconosce che tutto ciò che è, è buono.

Non cerca più la felicità, perchè l’ha già trovata, in Se stesso.

Tratto da “Il destino come scelta” di Thorwald Dethlefsen

Fonte: https://accademiainfinita.it/blog/12-coscienza/1010-la-legge-dello-specchio

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