La Legge Di Compensazione: Il Ritorno All’Equilibrio

La Legge di Compensazione è una legge universale che lavora a stretto contatto con la Legge di Polarità. Se quest’ultima, infatti, ha il compito di stabilire il ritmo della vita (senza ritmo non c’è vita), la legge di compensazione ha il dovere di ristabilire un equilibrio a livello energetico (senza equilibrio non c’è ordine). Ogni eccesso porta una mancanza e ogni mancanza un eccesso. È questa, in sintesi, la situazione che viene a crearsi nel momento in cui non c’è equilibrio. In altre parole, possiamo dire che la comparsa di una data quantità di energia in qualunque luogo provoca la scomparsa della stessa quantità in qualche altro luogo. Quindi c’è necessità di un ritorno all’equilibrio.

Volendo usare una metafora, piuttosto semplice da visualizzare, è come se ti trovassi di fronte ad una clessidra. La clessidra rappresenta infatti uno spazio preciso, e non estendibile, in cui esistono dei “vuoti” e dei “pieni” che puoi compensare di volta in volta girando e rigirando l’oggetto in questione. Ma.. chi gira la clessidra? Se hai consapevolezza e coscienza al riguardo di questa legge, sarai tu a farlo, come spiegherò più avanti. Altrimenti è la legge che compenserà per te.

Tutto fluisce e rifluisce; ogni cosa ha le sue fasi;
tutte le cose s’innalzano e cadono; l’oscillazione del pendolo si manifesta in tutto;
la misura dell’oscillazione a destra è la misura dell’oscillazione a sinistra;
il ritmo si compensa.”
(Il Kybalion)

Così c’è scritto nel Kybalion, il libro dei princìpi ermetici. Quindi ogni cosa possiede in sé il presunto bene e il presunto male. Siamo noi che vogliamo sempre scindere tutto, prendere ciò che ci piace e togliere quello che non vogliamo. Ma la clessidra non la puoi tagliare in due. Allo stesso modo se prendi una foglia, non puoi scegliere di avere solo la superficie superiore, eliminando quella inferiore. Puoi scegliere, semmai, di far finta di vedere solo un lato della foglia, ma l’altro lato esisterà comunque, che tu lo voglia o no. E questo vale per tutte le cose della vita su questa Terra. Sono regolate dalla legge della compensazione e da quelle della polarità.

È impressionante la quantità di energia che sprechiamo ogni giorno nel voler dividere tutto, senza renderci conto che nulla può, effettivamente, essere diviso. Le legge di compensazione ti fa capire come ogni nostra azione non è mai una casualità. Anche le stesse parole che diciamo non possiamo seminarle senza alcuna regola. Le parole sono azioni, muovono energia, si tratta di agenti casuali di effetti di cui risponderemo. L’effetto è già incluso nella causa così come il frutto si trova già nel seme.

L’universo in cui viviamo non si muove a casaccio, in uno spazio caotico e disconnesso. L’universo è gestito da Leggi che lo regolano, entro le quali avviene quella che possiamo definire la Sacra Danza. Tutto si muove seguendo un ordine ben preciso, nulla sfugge al caso. Altrimenti ci sarebbe solo il caos. La conoscenza della legge di compensazione ci offre la possibilità di vivere con maggiore serenità le vicende che ci accadono, consapevoli del fatto che lei compensa e basta, a livello energetico. Siamo noi, con i nostri limiti duali, a voler dividere tutto in bello o brutto, buono o cattivo, bene o male. Ma l’equilibrio, signori miei, è neutrale. È neutro. E la legge di compensazione tende a questa neutralità originaria.

Quindi se ti viene tolto o non concesso qualcosa, non è perché devi essere punito o altro, ma significa che c’è un bilanciamento in corso, una compensazione di un’abbondanza che hai già ricevuto. Come e quando non ci è dato saperlo. Ogni cosa ha il suo prezzo. Noi questo lo sappiamo bene, visto che a tutto diamo un valore. Quando compri un oggetto sai che devi pagarlo, puoi scegliere se pagarlo subito o a piccole rate. Nella compensazione funziona allo stesso modo. Hai ricevuto la salute? Amore? Hai avuto successo? Bene, significa che una certa energia si è spostata verso di te, in base a quelle che sono “altre” leggi, alcune delle quali le ho già spiegate su questo blog.

Ma questa energia che si è spostata, e che quindi hai ricevuto, nei tuoi confronti, deve essere compensata. Cioè devi “dare” qualcosa anche tu.. non puoi solo prendere.. devi, come ho detto prima, “pagare”. Non in moneta, s’intende. Ma a livello energetico. Chi è consapevole di questo meccanismo, e quindi conosce la legge di compensazione, è consapevole del prezzo da pagare e decide, com’è giusto che sia, di offrire dell’energia di sua spontanea volontà rigirando la clessidra. È il caso, ad esempio, degli artisti che in cambio del talento ricevuto offrono al pubblico le loro opere. Ma non solo, ogni gesto spontaneo che è un dare e non un “prendere”, o peggio un “pretendere”, è qualcosa che viene immesso a livello energetico.

Ora, siccome siamo una mandria di menefreghisti, che perlopiù vogliono ricevere e anche tanto senza ricambiare, o dando tutto per scontato, poi ci lamentiamo quando qualcosa ci viene “tolto”. Un partner che ci abbandona, la salute che ci lascia, perdita di lavoro, perdita economica, perdita emotiva, e via dicendo. In altre parole non ci rendiamo conto di quanto abbiamo “ricevuto” e appena qualcosa ci viene tolto siamo subito pronti a lamentarci, a gridare allo scandalo e a offendere l’esistenza su quanto sia ingiusta.

Lo ripeterò all’infinito: le leggi universali non sanno cosa sia giusto o sbagliato per te, sono leggi non indovini, e come tali il loro compito è quello di mantenere il tutto in ordine. Per ogni cosa che hai perso ne hai guadagnata un’altra e viceversa. L’universo odia i monopoli, non puoi avere tutto, puoi solo scegliere cosa ricevere e cosa dare. Ma se non lo fai in base agli ordinamenti delle leggi universali, saranno loro a regolare la tua esistenza. C’è e ci sarà sempre una circostanza livellante che abbatte il prepotente, il forte, il ricco, sostanzialmente allo stesso livello di tutti gli altri. In altre parole, la clessidra non deve mai essere ferma, perché come ti ho scritto all’inizio, il ritmo è vita.

La legge di compensazione è una sorta di giustizia divina. Effettua il ritorno all’equilibrio in tutte le parti della Vita (comprese quelle passate e future). Tutto quello che riceviamo sotto forma di energia, che si tratti di salute, amore, gioia, “fortune”, prosperità e via dicendo, insomma tutto dovrà essere nuovamente reso, misura per misura, fatto per fatto, centesimo per centesimo, granello per granello. Non siate egoisti, quindi, non trattenete tutto quello che ricevete fra le vostre mani, tanto si corromperà velocemente e diventerà cibo per vermi. Diventate astuti, quello che ricevete, sotto altre forme, rendetelo alla Vita, rapidamente, in qualche modo, per poter ricevere ancora.

Oppure pensate che io sia un fesso, visto che sto qui a investire il mio tempo nel divulgare gratuitamente piccoli frammenti della mia conoscenza? Così come offro ascolto a chi mi chiama, mi scrive e mi parla? Lo faccio, caro lettore e cara lettrice, perché sono consapevole di quanto sono stato “fortunato” nella mia vita, di quanto ho ricevuto. Quindi, prima che qualcosa mi venga tolto, preferisco essere io, in prima persona, ad offrire, a ricambiare, a rigirare la clessidra, e lo faccio attraverso tanti modi tra cui, come adesso ti è evidente, mediante la divulgazione.

Divulgare, che bel verbo! “Rendere accessibili a un più vasto pubblico, per mezzo di un’esposizione semplice e piana, nozioni scientifiche e tecniche” (Treccani.it). Quando un’azione viene svolta con l’intenzione di dare qualcosa, in maniera spontanea, quel qualcosa non può che renderti “ricco”. Funziona così anche per l’Amore. Dare diventa la più alta espressione di potenza. Dare è Amore. Nello stesso atto di dare, io provo la mia forza, la mia ricchezza, il mio potere. Questa sensazione di vitalità e di potenza mi riempie di gioia. Nell’atto di dare nasce qualcosa in me, mi sento traboccante di vita e di felicità. Dare dà più gioia che ricevere, non perché è privazione, ma perché in quell’atto mi sento vivo. È questo che la gente non capisce.

La legge di compensazione serve proprio a questo. A porre un equilibrio tra il tanto ricevere e il poco dare che circola in questa società fondata sull’avere. E siccome in pochi danno, allora a molti sarà “tolto”. In modo che tutti possano ricevere qualcosa, in pieno equilibrio.

Sì lo so, ora starai pensando al miliardario di turno… in fondo, con tutti quei soldi, cosa gli può essere tolto? Ma ne sei proprio sicuro? Sei proprio certo che lui possa avere tutto ciò che tu non hai? E attenzione, non parliamo soltanto del materialismo spicciolo. Perché è probabile che molte cose che lui vorrebbe tue le hai già, senza accorgertene. Non lasciarti abbagliare dal luccichio. Mi viene in mente un passo scritto da Giorgio Faletti nel suo romanzo “Appunti di un venditore di donne”, dove scrive: “È stato detto che il potere logora chi non ce l’ha. Non è vero. È la paura di perderlo che logora davvero.”. Un prezzo da pagare c’è sempre, anche se sei ricco e potente.

La ricchezza c’è anche e soprattutto nella difficoltà e nella sofferenza. Un’ostrica ferita, ad esempio, curerà la sua ferita, il suo male, dando vita ad una perla. Quindi, riceve quello che noi pensiamo sia un “male” e restituisce un bene prezioso. Ecco la clessidra che si capovolge. Il piacere che nasce dalla sofferenza, o, se preferite, la ricchezza che compensa la sofferenza. Altrimenti non si spiegherebbe nemmeno il fenomeno tanto diffuso delle pratiche sadomaso in ambito sessuale. È un caso eclatante di compensazione, fatto dai più in maniera inconsapevole, ma funziona allo stesso modo. Traggo soddisfazione e piacere da questa pratica erotica che apparentemente genera dolore e sofferenza. Una volta compensato c’è il ritorno all’equilibrio.

Generalmente in ogni individuo la capacità di dolore e quella di piacere si bilanciano e la legge di compensazione è qui in piena efficienza. Ogni situazione ha il suo lato piacevole e il suo lato spiacevole. Così come la foglia ha il suo lato bello e quello meno bello.

“La bellezza del mondo ha due tagli,
uno di gioia, l’altro d’angoscia,
e taglia in due il cuore.”
Virginia Woolf, “Una stanza tutta per sé

È nell’angoscia che cerchi la gioia, è nelle giornate orribili che desideri qualcosa di bello, è nei momenti di contrasto che fai chiarezza su ciò che vuoi veramente, è nei momenti di pressione che la tua concentrazione aumenta, è nella gelosia che desideri sentire il profumo di libertà, è nella malattia che vuoi stare bene, è nella violenza che cerchi la pace, è nella solitudine dove impari ad amarti, è nei momenti di perdizione che capisci quanto la tua vita sia preziosa. Il ritorno all’equilibrio è un atto naturale.

Comprendere appieno la legge di compensazione vi permetterà di divenire coscienti delle silenziose e invisibili compensazioni della vita. Bisogna avere le capacità di scendere in profondità, vedere oltre il visibile, senza pregiudizi, per osservare la vita con verità e onestà. Solo allora sarete in grado di intravedere i bagliori lontani di una compensazione che non vi danneggia, anzi, vi aiuta nella vostra crescita, prendendovi per mano nel rocambolesco cammino della vita.

Tragicomico

Fonte: https://www.tragicomico.it/legge-di-compensazione-equilibrio/