LEGGI L’INTRODUZIONE
Perdonare: un gesto che sembra estremamente semplice, ma che è in realtà una delle sfide più grandi che la vita ci mette di fronte. Tante persone credono che il perdono sia un atto di debolezza, eppure è un gesto importante, la dimostrazione della propria grandezza d’animo.
Perdoniamo per andare avanti, per chiudere i ponti con situazioni che ci fanno stare male, che ci riempiono di rabbia, frustrazione e risentimento. Portandoci dietro sentimenti ed emozioni deleteri, rimaniamo infatti immobili a causa delle catene emotive che ci siamo costruiti e che non vogliamo abbandonare.
Questo è solo uno dei tanti presupposti di Accetta, perdona e lascia andare, un saggio breve ma ricchissimo, scritto con tanta passione. Un saggio che vuole tirare fuori la parte migliore di noi, spingerci a lasciare andare il passato, i sentimenti negativi e i pensieri ruminanti per spianare la strada verso una vita più dolce, sana e paga.
Questa è la chiave per vivere le nostre vite liberi dai condizionamenti emotivi e dai meccanismi malsani che ci legano inutilmente a situazioni controproducenti, dannose e limitanti. Allontanandoci, una volta per tutte, da ciò che ci blocca energicamente, mentalmente ed emotivamente.
Siamo tutti responsabili della nostra vita e delle nostre esperienze, perché i nostri schemi di pensiero si trasformano prima in emozioni e poi in azioni che vanno a dare forma al nostro futuro. Abbiamo un grande potere, quello di costruire la nostra stessa esistenza, però non sappiamo padroneggiarlo e non ne comprendiamo nemmeno l’enorme potenziale. Se vogliamo vivere la vita che desideriamo, dobbiamo guardarci dentro, riconoscere le nostre ferite, avere fiducia nel futuro, danzare al ritmo dell’esistenza stessa.
Così come apprendiamo da questo saggio, tante sono le motivazioni che ci spingono ad abbracciare strade diverse, a non perdonare l’altro sebbene sia la scelta più naturale. Questo perché siamo esseri umani, siamo il frutto dei concetti, delle opinioni e dei giudizi che abbiamo maturato, siamo il risultato della storia dei nostri genitori, siamo pieni di dolori interiori che ci ostacolano dal realizzare la vita che vorremmo.
I pensieri, specie quando sono carichi di energia emotiva, sono da soli in grado di esercitare una grande influenza sulle nostre vite, andando effettivamente a determinare, a diverse gradazioni, effetti sulle esperienze che ci troviamo successivamente a fronteggiare, producendo quindi conseguenze tangibili sul nostro mondo e sulle circostanze della nostra esistenza.
Quello che abbiamo tra le mani è un saggio che mescola al suo interno tante discipline, in primis la crescita personale e la psicologia, ma che riesce a trasformarsi in un manuale originale, una guida da seguire verso un percorso di liberazione. Una guida che si intinge nei sentimenti più puri, che fa del sentimento umano la sua ancora.
Tante sono le nozioni di cui veniamo a conoscenza, come il legame con il corpo, la possibilità di accedere a uno stato di benessere psico-fisico, la nostra essenza di esseri spirituali che sperimentano l’esistenza umana, i presupposti che sono alla base delle reazioni degli altri, l’eredità che ci hanno lasciato i nostri genitori rendendoci vittime che non vogliono farsi salvare.
Se siamo in grado di accettare che, il trattamento che ci riserva qualcun altro è basato strettamente sulla sua personale risposta emotiva e sul suo particolare punto di vista, possiamo permetterci di vivere placidamente ogni situazione avversa all’interno dei rapporti interrelazionali in cui siamo coinvolti. Possiamo accettare con distacco quello che ci viene fatto o detto e sperimentare pace e felicità, indipendentemente da ciò che qualcun altro sta cercando di proiettare su di noi, questo ci renderà imperturbabili e tolleranti verso il prossimo.
Scava a fondo questo saggio nell’animo umano e nella nostra interiorità, perché ci invita a intraprendere un viaggio attraverso noi stessi in un’esperienza di crescita e guarigione per costruire un futuro luminoso che non è più avvolto dalle ombre del passato.
Andiamo a indagare quelle ferite emotive profonde e invisibili che ci portiamo dentro e che si manifestano in forme diverse come la rabbia, la tristezza o il senso di vuoto. Superare queste ferite è un passo importante da compiere, ma richiede coraggio, empatia e autocompassione.
La sensazione di essere rifiutati o abbandonati, pertanto, può essere devastante, creando i presupposti per la risalita a galla di insicurezze e timori, spesso risalenti alla nostra infanzia. Può influire sulla nostra salute mentale ed avere conseguenze di portata generale sul nostro benessere, scatenando emozioni insidiose come, appunto, la paura dell’abbandono, la mancanza di autostima, e/o la sensazione di solitudine, attribuendo uno scarso valore alla propria persona, si tenderà all’isolamento e ci si metterà in discussione in maniera esacerbata e disfunzionale.
Allora, cominceremo a chiederci: Sono abbastanza bravo? Sono piacente, intelligente, simpatico? Se lo fossi, nessuno potrebbe rifiutarmi.
Cosicché, s’innesca in noi un dialogo interno auto-distruttivo e prettamente sabotante.
Tuttavia non è solo l’individuo in sé a venir preso in esame, perché quest’opera ci ricorda fino a che punto sia necessario condividere con gli altri la nostra esperienza umana, cercare di comprenderli, provare empatia e compassione, perché in questo universo siamo tutti interconnessi, tutti parte di un unico e grande disegno.
Accetta, perdona e lascia andare è un’opera preziosa, rivolta a tutti coloro che vogliono guardarsi dentro e capirsi, vivere nel mondo al massimo del loro potenziale e costruirsi una vita i cui presupposti siano la gioia e la pace interiore.