Le risorse di cui hai bisogno sono dentro te quante volte lo hai sentito dire? Quante volte lo hai letto tra queste pagine? Ciò di cui hai bisogno è in tuo possesso sin dalla nascita. Se fai affidamento sui tuoi segnali interiori puoi stare tranquillo. Far finta che non ci siano, non ascoltarli, potrebbe rovinarti la vita. Quando ti scappa che fai? Ascolti il tuo corpo e vai in bagno. Se qualcuno ti tira un pugno che fai? Ascolti il tuo corpo (non pensi) e lo eviti! Se hai sete, bevi! Se hai fame, se hai sonno… il nostro corpo ci parla in continuazione. Non possiamo fare altro che ascoltarlo. Non a caso le parole “Non cercare uno scopo, Tu sei lo scopo” sono anche il sottotitolo di IN VIAGGIO VERSO TE.
L’istinto difficilmente inganna perché non calcola. Roberto Gervaso
Questo potrebbe sembrare ovvio, scontato. Ma credi di ascoltarlo sempre il tuo corpo? Non è che per caso, mentre stai facendo un lavoro e ti scappa la plinplin, la trattieni pur di finire quello che stai facendo? Oppure hai sonno, ma sei in giro con gli amici, quindi ti sforzi di stare sveglio? O hai mal di gola e ti accendi una sigaretta? Quante volte capita (e capita a tutti) di non dar retta ai segnali che ci invia il nostro organismo?
PRESTA ASCOLTO ALLA TUA VERA INTELLIGENZA
La vera intelligenza, che tu lo creda o no, non risiede nella scatola cranica. L’intelligenza di cui sei fatto, quella che ti fa sopravvivere, risiede in ogni singola cellula del tuo corpo. Ogni singola cellula è dotata della più alta forma di intelligenza, quella che il più delle volte la nostra ragione tende a ignorare. Perché? Perché per la mente è facile confondersi. La mente scambia i segnali esterni per quelli buoni, quelli da prendere in considerazione, e tralascia quelli che invece le permettono di sopravvivere. Si auto-inganna, o meglio, permettiamo che avvenga questo inganno.
Di solito l’istinto ti dice quel che devi fare molto prima di quanto occorra alla tua mente per capirlo. Edmund Burke
Pensi che al tuo corpo interessi avere ai piedi l’ultimo modello di scarpe da ginnastica? No, interessa alla mente. Pensi che al tuo corpo interessi mangiare un doppio-triplo-mac-cheese-boh-burger? No, interessa alla mente (la golosità è un inganno della mente, se non la controlli potresti farti del male). Qualsiasi comportamento guidato dall’esterno non può essere a beneficio di un corpo che non lo ha richiesto. Lo ripeto così puoi far tua questa frase, tatuartela, stampartela in grande o farci un bel quadretto da mettere in camera:
Qualsiasi comportamento guidato dall’esterno non può essere a beneficio di un corpo che non lo ha richiesto.
Gli unici segnali che salvaguardano il tuo ben-essere sono quelli interiori. Come possiamo chiamarli questi segnali interiori se non istinto? L’istinto è quella cosa che ci accomuna al resto del mondo animale. L’unica differenza che abbiamo è che noi ANIMA-li umani possediamo l’intelletto, quindi siamo in grado di progredire, creare e fare tante altre splendide cose (wow! ho detto creare, pensavo fosse un compito riservato solo a dio?!?…. a sua immagine e somiglianza… non ho detto forse voi siete dei… se crederete farete cose più grandi delle mie… ecc…. ma qua entriamo in tutt’altro argomento. Meglio rimandarlo se no ci montiamo la testa prima del tempo!)
L’istinto detta il dovere e l’intelligenza fornisce i pretesti per eluderlo. Marcel Proust
LA RIFLESSIONE MOSTRA MILLE SENTIERI. L’ISTINTO SOLO IL TUO
Ed è proprio l’uso dell’intelletto che ha messo in disparte l’istinto, come se tra i due ci fosse una lotta. Ma entrambe le cose possono e devono essere bilanciate dentro noi. E sai qual è il motivo principale per cui dovresti ascoltare il tuo istinto? Perché è lì chi ha origine la tua CREATIVITA’. Il genio, l’artista, l’inventore che è in te sfrutta i segnali interiori per raggiungere e scoprire nuovi territori, per dare sfogo al proprio estro e sfruttare al meglio l’immaginazione. La mente si basa su ciò che conosce e non può far altro che elaborare ciò che è già in suo possesso. L’istinto (come diceva una vecchia pubblicità) non chiuderà mai delle strade, piuttosto ne aprirà di nuove.
Vorrei sorvolare le montagne più alte del mondo come fanno gli uccelli durante le loro migrazioni. Loro non hanno maschera, ossigeno, GPS; hanno tutto nel loro istinto. Un istinto che sono convinto abbiamo anche noi se lo addestriamo bene. Angelo D’Arrigo
E cos’è la creatività se non una delle più alte necessità di un essere umano? L’essere umano è stato concepito per progredire, come detto pocanzi. Perché la natura lo avrebbe fornito di immaginazione? Non certo per tarpargli le ali e impedirgli di sognare, sarebbe un controsenso. L’essere umano (nessuno escluso) per ritenersi tale, per sentirsi completo, realizzato, ha bisogno di dare sfogo alla propria innata capacità di ideare, quindi creare.
Il problema è che troppo spesso quest’istinto creativo viene soffocato sul nascere e così ci ritroviamo a svolgere attività ripetitive, imitative e poco stimolanti. Come evitare questo aborto? Semplice, evitando di castrare le idee sul nascere. Ti è mai capitato di illuminarti per una qualche idea, quella che migliorerà la tua vita, l’idea che aspettavi da tempo, poi ci pensi e ci ripensi, senti l’entusiasmo che cresce, già fai i tuoi bei progetti per concretizzare il tuo lampo di genio, i tuoi buoni propositi… bene! Quello è uno di quei momenti dove il processo creativo si è attuato. Ma poi che succede? Molte volte quest’entusiasmo cala, ci ripetiamo che poi dedicheremo tempo a questa idea, poi rimandiamo, poi… e poi ce ne dimentichiamo, nulla cambia e noi torniamo a fare quello che facevamo prima. Ti è mai capitato?
NON SERVE VOLARE. BASTA VOLERE!
Vuoi evitare che capiti ancora? Armati di carta e penna. Ogni idea che sorvola la tua mente aspetta solo di essere acchiappata e il miglior modo per farlo è metterla nero su bianco.
Ti ricordi le tre fasi di creazione? Pensiero –> Parola –> Azione. Quando scrivi stai caricando di energia la tua idea, le stai dando vita. Proprio come quando trapianti un germoglio in un vaso. Lasciarlo morire sarà più difficile, ti viene voglia di prenderti cura di lui e vederlo crescere. La stessa cosa vale ora per l’idea che hai trascritto. Ciò che hai fatto non è stato altro che prenderti un impegno con te stesso e con lei. L’idea è lì, è viva e aspetta solo che tu le presti le tue attenzioni, che la sviluppi. Non la deludere e non deludere te stesso.
Perché l’immagine in evidenza che ho scelto è del film Truman Show? Per chi lo ha già visto non c’è molto da spiegare, per chi lo ha perso, beh, Truman è un essere umano cresciuto in cattività, se così possiamo dire, abituato a credere solamente a ciò che vedeva. Tutto cambiò al momento che iniziò a dare retta a ciò che sentiva. La libertà di Truman è stata prima di tutto interiore. Nel video che segue sono racchiuse le migliori scene che ben delineano il suo percorso di rinascita.
Ps: carta e penna potrebbero cambiare l’andamento della tua vita. Non sottovalutare il potere di trascrivere le tue idee. Canzoni, automobili, libri, case, poesie, blog … un’infinità di cose nascono così e nascono da idee di persone normali. Non hai bisogno di essere speciale per farlo perché il tuo essere speciale risiede nel semplice fatto che TU esisti. Sei stato voluto a vivere questa vita per un motivo: realizzare le tue idee, non quelle altrui.
Fonte: https://blog.esserefelici.org/2015/02/16/non-cercare-uno-scopo-tu-sei-lo-scopo/